L’Eurispes: dalla crisi attuale la sfida di una “buona società”
Le preoccupazioni che più affliggono gli italiani sono soprattutto due: i conflitti internazionali, la minaccia dell’estensione della guerra e l’aumento dei prezzi dell’energia.
Le preoccupazioni che più affliggono gli italiani sono soprattutto due: i conflitti internazionali, la minaccia dell’estensione della guerra e l’aumento dei prezzi dell’energia.
La cittadinanza a punti si configura come una componente chiave di un sistema ampio e pervasivo di controllo, monitoraggio e sorveglianza di persone, enti pubblici e privati.
Si tratta di “un tentativo centralizzato di spingere determinati comportamenti attraverso un sistema di ricompensa e punizione”. I diritti non vengono più considerati come inalienabili, come preesistenti e superiori allo stato, ma sono solo più concessi come “premi”.
Agenda Domani intende continuare a proporsi come luogo di dibattito, di dialogo, di incontro aperto a tutti coloro che intendono offrire un loro contributo alla riflessione sociale, politica ed ecclesiale.
Questo pomeriggio presso la Chiesa del Gesù a Roma si è svolta la presentazione del volume“Cattolici e Politica” (Armando Editore) in ricordo di padre Bartolomeo Sorge. Ne è scaturito un interessante dibattito sull’attualità della figura di padre Sorge e sul ruolo dei cattolici nella società odierna. Gerardo Bianco, già parlamentare …
La Repubblica Italiana infatti esprime una concezione temperata dello stato. Lo stato non è originario e onnipotente, esso viene collocato agli antipodi dell’assolutismo hegeliano e delle sue terribili realizzazioni storiche. Lo stato viene dopo la società civile. Il diritto naturale, la persona, la famiglia e tutti i corpi intermedi preesistono all’autorità statale, che li “riconosce” e li coordina in armonia e in modo sussidiario.
Gli ultimi dati forniti dalla Caritas sembrano consigliare una certa cautela prima di dire “aiutiamo i nuovi poveri”, senza nel contempo dimostrare la coerenza di smetterla nei fatti di sostenere un’agenda che dissesta a livelli insostenibili la società e l’economia.
Tra i dati che più testimoniano questa caduta del benessere diffuso il Rapporto indica l’aumento delle percentuali di quanti faticano a pagare le spese mediche (24,1%; +1,8%) e a pagare le utenze domestiche (27%; +1,1%), e rileva che fra chi ha figli in età scolare, ben il 41,1% ha rinunciato all’istruzione privata, e nelle situazioni familiari in cui c’era la necessità di una badante, ne ha fatto a meno un italiano su tre (33,4%).