I cattolici democratici, gli eredi del popolarismo, sono confondatori a pieno titolo del PD. Tuttavia spesso la loro presenza è segnata da disagi ed incomprensioni, che possono trovare un loro significato non nella ricerca spasmodica di visibilità o di posti, ma piuttosto nel riempire di contenuti la loro presenza nel partito.
L’omicidio di mons. Padovese è legato a retroscena di carattere internazionale? E’ un’interpretazione perlomeno plausibile che deve farci riflettere sulle tante parole in libertà dette in questi giorni.
La Chiesa cattolica vive un momento di difficoltà, e non sono i raduni di massa a risolvere la situazione. Per fortuna il Papa è più intelligente di molti papisti di professione, e nelle sue riflessioni è possibile cogliere la traccia essenziale per una vera riforma della Chiesa che non si armi contro i presunti nemici esterni ma sappia leggere il peccato che la rode dall’interno.
I gravi episodi di pedofilia fra il clero registrati in numerose parti del mondo rendono amaro e difficile il quinto anniversario di pontificato di Benedetto XVI: una necessaria riflessione sulle discutibili prese di posizione di taluini settori ecclesiastici
La lettera di Benedetto XVI ai cattolici irlandesi è una pietra miliare rispetto alla penosa questione delle violenze operate da sacerdoti sui bambini affidati a loro. A quando, però, una riflessione più generale sulla formazione dei sacerdoti?
La Chiesa italiana spesso e volentieri si pone come una sorta di “tutore morale” del Paese, ma quanto è capace di esercitare tale funzione?
Il “malessere” dei cattolici nel PD non è tanto frutto della preponderanza di altre ispirazioni culturali e politiche, ma della difficoltà della cultura cattolico-democratica di dire parole chiare e credibili, a sua volta riflesso di una stagione ecclesiale verticistica ed asfittica.