La pace e la cura del Creato sono la nuova frontiera, non le guerre stellari
- E così mentre Dio viene in terra e si fa Uomo per portare pace fra noi, Trump prepara la possibile guerra nel cosmo. Il Presidente ha annunciato alla nazione la nuova frontiera delle guerre stellari costituendo la nuova Space Force Army. Mentre la scienza cerca la vita su altri pianeti, c’è chi già pianifica come portare la distruzione. Paradossi natalizi, perché questo è il paradosso umano. Luce e buio sono in noi. Dove arriva l’uomo arriva la lotta tra il bene e il male. È all’origine della nostra Genesi, siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio, ma ci è stata donata la Libertà e quello che vogliamo essere dipende da noi. Nel ‘900 abbiamo raggiunto l’Alfa delle nostre capacita mettendo piede sulla Luna, ma abbiamo anche raggiunto il fondo della nostra bestialità con Auschwitz e facendo della terra un immenso camposanto . Le bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki hanno rappresentato l’Omega della nostra capacità distruttiva. O almeno si credeva ripetendo mai più, mai più. Ma pare che la lezione non basti, si celebrano i presepi ma continuiamo a non capire il senso e le lezioni della storia. E allora dobbiamo urlare che la nuova frontiera è un’altra. Quella che vuole salvare il pianeta e la nostra umanità dalla forza distruttiva che sta in noi. Mentre spendiamo oceani di denaro in armi sempre più distruttive, milioni di esseri umani continuano a non avere l’essenziale per vivere. E la terra spremuta dalla nostra concezione predatoria e consumista, presenta il conto con squilibri che mettono a rischio la nostra sopravvivenza. Dobbiamo restituire la terra alla natura e perché ne siamo parte. Come diceva Pascal “ L’uomo è infinitamente piccolo di fronte alla Natura, ma infinitamente grande se accetta di farne parte”. Dobbiamo ritrovare l’equilibrio tra uomo e l’ambiente, il supremo bene e dono da cui dipendiamo. Il creato ci è stato donato per essere abitato e curato non per essere depredato. Questa è la nuova frontiera del terzo e speriamo non ultimo millennio. È questo il senso della natività che festeggiamo. Se confidiamo nelle nostre limitate capacità è la fine, se comprendiamo la natività è sempre un inizio. “Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? “ (Lc 12,54-57). A noi le risposte e scelte.
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