La Germania non affondi l’Europa: Frau Merkel, Sind wir alle Europäer ?
Se l’Europa dovesse esplodere, la Germania potrebbe aveene ancora una volta la responsabilità storica. Sarebbe la terza volta in cento anni. Angela Merkel è europeista e certamente ha comprensibili difficoltà all’interno del proprio paese perché ognuno ha i suoi equilibri, interessi e sovranisti, ma se non riuscirà a trovare le sintesi fra interessi nazionali ed europei finirà la carriera mal ricordata nei libri di storia. Konrad Adenauer nel 1946 disse: “siamo prima persone, cittadini, europei e poi tedeschi..”. La Germania ha certamente la primazia economica ma questa non comporta la leadership politica che si conquista con l’autorevolezza nel momento del rischio . E’ in gioco il miracolo di tre generazione di europei che hanno garantito il più lungo periodo di pace e prosperità del nostro continente, dopo i mattatoi della prima e seconda guerra mondiale. Siamo ad un bivio storico, o si rilancia il progetto solidale di integrazione politica o l’incubo della disgregazione potrebbe divenire realtà con conseguenze devastanti per tutti, anche per la Germania. Diceva Helmut Kohl a Martinazzoli nel 1993 : “Non so se vincerò le prossime elezioni per tante ragioni. A Maastricht ho accettato il cammino della moneta unica per tenere unita e dare una missione all’Europa .. ho accelerato l’unificazione tra le due Germania stabilendo – contro il parere di tutti a partire dalla Bundesbank – convinto che questa fosse la condizione per fare un’unificazione vera…Vedete che il rischio che io non vinca le elezioni è concreto e probabile, ma ho fatto le cose che servono a creare pace nella Germania, perché il mio maestro, Adenauer, diceva sempre che la Germania in pace nel cuore dell’Europa è garanzia che l’Europa vivrà in pace. E non pensate che io voglia germanizzare l’Europa, prospettiva che spaventerebbe anche me, al contrario io voglio europeizzare la Germania”. La pandemia non conosce confini, ricchezze e regole di bilancio. Nessuno può sfuggire e salvarsi da solo, l’unica via è l’Economia solidale. Nell’immediato bisogna affrontare l’emergenza sanitaria e predisporre un piano per il rilancio delle economie e tutelare i posti di lavoro. Il rigore non diventi rigor mortis. Come indicato da Mario Draghi e altri, occorre europeizzare l’inevitabile surplus di debito utilizzando tutti gli strumenti e liquidità possibile. Bce e Commissione hanno dato risposte forti e adeguate. Ora occorre che il Consiglio dei capi di governo superi gli egoismi e nazionalismi . Gli eurobond, possono essere uno strumento veloce ed efficace. Il primo a lanciare l’idea fu Jacques Delors successivamente rilanciata da Giulio Tremonti, Romano Prodi, Mario Monti e altri. Nel 1963 a Berlino J.F.Kennedy con un memorabile discorso affermò “ Ich bin ein Berliner” (io sono berlinese) dando così un impulso formidabile al riscatto della Germania. Oggi, Signora Merkel lei affermerebbe – Wir sind alle Europäer – per dare una svolta storica all’Europa ?
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