Don Sturzo: un esempio ancora attuale per un’Italia libera, forte e giusta

” Un programma politico non si inventa, si vive” diceva Don Luigi Sturzo, formidabile animatore prima della sua povera terra siciliana e poi dell’Italia intera. Prete e politico scomodo, il suo immenso pensiero però oggi brilla per la Chiesa e la nostra confusa e avvilita società. L’amore per il prossimo che lo condusse alla vocazione sacerdotale, divenne passione per la giustizia sociale. Sacerdote totale nella sequela a Cristo ma maestro di laicità, Sturzo è stato tante cose: filosofo, sociologo, economista, amministratore pubblico e giornalista. Multitasking si direbbe oggi, un esempio di come deve essere la classe dirigente “top” per qualsiasi ruolo. Dal fervore delle sue idee scaturì il Partito Popolare Italiano (che fu una conseguenza, non il punto di partenza) che dal 1919 in poi la segnato la storia italiana ponendo le basi per la nascita della Democrazia Cristiana e quindi per il riscatto del paese. Le sue vigorose battaglie contro lo statalismo, la partitocrazia e lo sperpero del denaro pubblico sono pietre miliari purtroppo ancora attuali. La sua idea dello Stato che nasce dal basso, dal municipalismo, dalle autonomie regionali in un quadro “federalista” italiano ed Europeo, era autentica profezia scaturente dalla sua esperienza concreta di amministratore. La lotta contro la mafia e le corruzioni, la distinzione tra i fini della Chiesa e della politica, la chiarezza tra conservatori e progressisti, e le sue posizioni liberali contro l’ideologia marxista soprattutto in campo economico, procurarono aspri ma avanzati confronti. Era un fautore delle Libertà che non dovevano però degenerare nell’individualismo e nella concezione errata di una economia senza etica. Dai suoi inizi a Caltagirone, all’appello ai “Liberi e forti”, all’esilio all’estero prima in Inghilterra e poi negli Usa (ovunque divenne un riferimento politico) e al suo rientro nella vita politica post fascista, produsse una monumentale opera di intuizioni ancora feconde. Le crisi delle democrazie, le profonde disuguaglianze causate dal turbocapitalismo, i fenomeni migratori, le crisi demografiche e le degenerazioni comunicative che sollecitano le pance causando livori distruttivi, sono urgenze che possono trovare utili riferimenti nelle sue elaborazioni. Il riordino delle istituzioni e del nostro sistema fiscale veri punti critici della rottura tra cittadini e politica, la responsabilità sociale delle imprese soprattutto di quelle globali, la riduzione del debito pubblico, l’organizzazione di un sistema ordinato per la gestione dei flussi migratori, il riordino del Welfare per effetto dell’invecchiamento e una informazione corretta per aumentare il senso civico, sono punti essenziali per un nuovo programma e protagonismo di donne e uomini di buona volontà. Sturzo rimane un vivido riferimento per chi ancora spera in una Italia libera, forte e giusta.

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