Il sogno europeo attraverso piccoli passi (Bidault, De Gasperi, il Santuario di Crea, i cattolici e l’Europa)
Sabato 23 marzo 2019, su iniziativa della Sezione di Asti del Movimento Federativo Europeo e della Fondazione Giovanni Goria, si ricorderà presso il Santuario mariano di Crea (Diocesi di Casale Monferrato – AL) l’incontro fra il Presidente del Consiglio italiano Alcide De Gasperi e quello francese Georges Bidault del 22 marzo 1948 (organizzato allora dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio il monferrino on. Giuseppe Brusasca): incontro importante anche se privo di comunicati ufficiali e senza commenti sui quotidiani, che quel giorno erano in sciopero.
I due statisti, 71 anni fa, si incontrarono per avviare il discorso della partecipazione dell’Italia alle prime iniziative di collaborazione tra i paesi europei. Appena cinque giorni prima Belgio, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno Unito avevano firmato il Trattato dell’Unione europea occidentale (Trattato di Bruxelles). Pochi giorni prima si era anche siglato un protocollo fra Francia e Italia (Protocollo di Torino), dopo mesi serrati di trattativa. L’accordo, con il quale i due governi dichiaravano la volontà di costituire un’unione doganale, venne sottoscritto dal francese Georges Bidault e dal Ministro degli Esteri Carlo Sforza. Venne creata una Commissione mista fra Italia e Francia, il cui lavoro approdò il 23 giugno 1950 in Roma alla sigla della Convenzione di Unione Doganale tra l’Italia e la Francia.
Il Protocollo rappresentava un passo non secondario per i rapporti economici e politici fra Italia e Francia, con possibilità di estensione verso altri Paesi come il Benelux, all’interno di un disegno di costruzione progressiva dell’Europa dei popoli e degli Stati.
De Gasperi e Bidault avevano già lavorato per arrivare alla Organizzazione europea di cooperazione economica OECE. Però, l’unione doganale, a causa di interessi protezionistici francesi e per l’attenuato interesse del Benelux, non andò in porto.
L’incontro di Crea, incastonato in queste vicende di iniziali tentativi di collaborazione tra gli Stati Europei, assume un significato importante per gli sviluppi futuri che sfoceranno nella istituzione del Consiglio d’Europa (1949) nella Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (1951) nel trattato istitutivo della Comunità di Difesa Europea (1952, che non verrà poi ratificato) nell’Assemblea Parlamentare Europea (1954, presieduta da De Gasperi) nella Unione Europea Occidentale (1954) nella Comunità Economica Europea (Roma, 1957) e consente di comprenderne il contributo non secondario per la progressiva integrazione dell’Europa. Una targa, sulla fiancata della Basilica, ricorda quell’avvenimento perennemente.
Come notazione a margine e di colore si può aggiungere che il colloquio riservato fra De Gasperi e Bidault durò più di due ore. Poi, dopo un piccolo pellegrinaggio fra le Cappelle del Sacro Monte, fu servito un pranzo a base di pasta e fagioli, e un ottimo fritto misto piemontese. Nel pomeriggio De Gasperi proseguì per Casale Monferrato, dove tenne un comizio per la campagna elettorale in vista delle elezioni del 18 di aprile: “… mi trovo da queste parti non soltanto per incontrami con voi, [..] ma con l’amico Brusasca sono qui per un’opera di pace con il Governo di Francia. Noi siamo andati al santuario di Crea [..], alla luce del sole e che è in vista di questo bellissimo Monferrato, di queste produttive campagne e da questa meravigliosa opera dell’uomo, noi abbiamo avuto un pensiero di pace per questa città e per queste campagne che hanno visto la Resistenza dei partigiani, subìto la guerra tanto esterna quanto interna.[..] noi intendiamo che essere cristiani [..] vuol dire avere l’espressione della fraternità umana nel senso che ci ha insegnato Cristo. Vuol dire fare opera di solidarietà, di carità verso l’umanità sofferente messa in pericolo da tante insidie…”.
Il significato rilevante di quell’incontro è sottolineato anche dal ricordo che periodicamente viene celebrato da personalità dello Stato. Negli anni passati sono stati presenti al Santuario di Crea, per fare memoria di quell’evento, il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti nel marzo 1973, il Ministro degli Esteri Emilio Colombo ad ottobre 1982, il Presidente della Repubblica Oscar Scalfaro a giugno 1997. Anche l’ex Presidente del Consiglio e Ministro Giovanni Goria visitò spesso Crea citando l’incontro fra De Gasperi e Bidault, come seminagione per la costruzione dell’Unione Europea. Da ultima, in ordine di tempo, è stata la figlia di De Gasperi, Maria Romana, a visitare Crea in data 27 maggio 2016 e a tenervi un ricordo dell’incontro del 1948. In quella occasione Maria Romana De Gasperi ha avuto l’occasione di incontrare e conoscere la figlia di Brusasca.
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