Roero, Langhe e Monferrato: cultura e sviluppo sostenibile
Tutela dell’ambiente, valorizzazione della cultura locale, promozione dell’enogastronomia, questa la strada intrapresa dal Roero, area geografica a cavallo tra le province di Asti e di Cuneo. Un percorso al tempo stesso economico, sociale e culturale che ha permesso a tutti i 24 comuni del Roero, sparsi su un territorio di circa 500 kmq, di giungere ad ottenere nel 2014 lo straordinario riconoscimento dell’Unesco per il loro valore universale come patrimonio dell’intera umanità.
Un percorso che ha visto in prima fila località minori, che da sempre si muovevano per conto proprio, con un campanilismo che li poneva non di rado in concorrenza una contro l’altra e che oggi hanno imparato a lavorare insieme, creando una rete che valorizza l’intero territorio, nel segno dello sviluppo sostenibile. Questo, il grande lavoro svolto dall’associazione, nata nel 1982, che ha unito Roero, Langhe e Monferrato in un unico impegno di crescita e sviluppo sostenibile. Il tutto anche in una prospettiva internazionale, con una serie di gemellaggi con altre realtà rurali di altri Paesi europei.
In buona sostanza, stiamo parlando di un’area geografica un tempo caratterizzata da una certa marginalità economica, non disgiunta da vere e proprie sacche di povertà, che ha saputo muoversi verso una crescita che ha riguardato il settore agricolo e viti-vinicolo, accompagnando il tutto con l’avvio di appropriati circuiti enogastronomici e turistici che hanno contribuito a far conoscere l’intera realtà, ben oltre i suoi tradizionali ed angusti confini. Un cammino che ha saputo mettere in sequenza tre fasi: saper fare (cultura), fare (realizzazione) e far sapere (valorizzazione), dando vita ad un interessante modello di sviluppo, magari applicabile, ciascuno con le proprie peculiarità, anche ad altri territori nel nostro Paese.
Siamo di fronte ad una vicenda locale, emblema però di come l’unione faccia realmente la forza. Ed allora, per analogia, ci sarebbe ampia materia di riflessione per un ragionamento più vasto, a livello europeo. Il concreto esempio di quello che potrebbe essere il percorso virtuoso dei diversi Stati nazionali in una più forte integrazione europea. Perchè più che mai, ad ogni livello, vale la regola che divisi si perde ed insieme si vince.
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