La casa sostenibile

La stragrande maggioranza delle persone si è ormai resa conto che viviamo in un’era di cambiamenti climatici e inquinamento crescente. E che tutto ciò è causato dalla specie umana, quindi solo la specie umana può porvi rimedio. Ma come?

Certamente con grandi accordi sovranazionali, che limitino le emissioni a effetto serra, o la produzione di plastiche monouso. E anche a livello nazionale si può fare molto, con politiche che convertano la mobilità e la produzione di energia elettrica per renderle più sostenibili.

Ma tutto questo non può avere efficacia, se non è accompagnato da qualcosa di molto più esteso e universale: il cambiamento dei nostri stili di vita, delle nostre scelte e azioni quotidiane, che devono porre maggiore attenzione alla sostenibilità e alla compatibilità con la conservazione dell’Ambiente.

E naturalmente il primo luogo dove esercitare queste scelte e questi nuovi stili di vita è la nostra casa.

Proprio di questo ci parla il libro di Christine Liu “La Casa Sostenibile. Consigli, suggerimenti ed esempi pratici per adottare uno stile di vita eco-friendly” (Slow Food Editore, Collana Slow Life, Pagine 160, € 22, disponibile anche on line su www.slowfoodeditore.it)

«Ho deciso di scrivere La casa sostenibile – dice l’autrice, una blogger statunitense – per condividere con voi lettori la mia scelta di condurre una vita più semplice e sostenibile: più semplice, perché ho cercato di rallentare i ritmi e agire in modo più consapevole, poiché mi sono resa conto che ciò che fa bene al pianeta fa bene anche a ciascuno di noi».

Una guida che prende in esame, stanza per stanza – soggiorno, cucina, camera da letto, bagno – tutti quegli aspetti del nostro agire quotidiano che, moltiplicati per milioni o miliardi di persone, possono creare danni agli ecosistemi o aumentare le criticità che sconvolgono il pianeta, fornendo piccoli suggerimenti pratici per correggere le scelte sbagliate, ridurre i consumi e gli sprechi, imparando a valutare gli effetti dei nostri comportamenti sul lungo periodo o su ambienti magari molto distanti da noi.

Piccoli gesti, ma potenzialmente determinanti, perché, come sottolinea l’autrice, “Il potere di un uomo, di una donna che fa la cosa giusta, per il motivo giusto, e al momento giusto, è in grado di influenzare tutta la società”

Tanto per fare qualche esempio, partiamo dal soggiorno, l’ambiente della casa nel quale generalmente passiamo la maggior parte del tempo e dove troppo spesso troviamo apparecchi elettronici collegati anche quando non serve, con la “lucina” rossa sempre accesa, che consumerà anche poco, ma moltiplicata per milioni di case significa svariati megawatt di energia sprecati. Discorso analogo per le fonti di illuminazione, a volte sovradimensionate o tenute accese anche quando non serve.

Ancora più incisivi i comportamenti relativi alla cucina, dalla spesa alla preparazione del cibo. Acquistare quantità adeguate per evitare sprechi fa bene contemporaneamente al portafoglio e all’ambiente, come pure imparare a riciclare gli avanzi, come già facevano le nostre mamme e nonne, con quella saggezza frutto dell’esperienza che purtroppo si è un po’ perduta nelle successive epoche di abbondanza e consumismo. Prediligere alimenti sfusi a quelli con imballaggi monouso e acquistare prodotti locali e di stagione aumenta la sostenibilità dei nostri consumi. Importante poi, per chi non se la sente o non vuole diventare vegetariano o vegano, cercare comunque di ridurre i consumi di carne, specie quella bovina e suina, oggi troppo presente nella nostra alimentazione e la cui produzione genera impatti estremamente dannosi all’ambiente, a partire dalla deforestazione per far posto a pascoli o monocolture destinate alla mangimistica animale.

In camera da letto è importante porre attenzione al guardaroba, spesso sovradimensionato, e alla manutenzione dei (possibilmente pochi) capi di vestiario. In bagno invece è fondamentale il risparmio idrico, ma in più, per chi vuole cimentarsi, c’è la possibilità di auto prodursi dentifricio, shampoo, balsamo ecc. in modo naturale. Ma ancor più importante eliminare i prodotti dannosi per l’ambiente, come detergenti e cosmetici contenenti microplastiche o i famigerati bastoncini in plastica e cotone per l’igiene personale i quali, a fronte di pochi minuti di utilizzo, persistono poi nell’ambiente per secoli, causando danni ad animali ed ecosistemi.

Il saggio si conclude con un’occhiata anche fuori dalla porta di casa, per suggerire comportamenti ecosostenibili anche quando si esce dalle mura domestiche. Infatti, ricorda l’autrice: «Siete un solo individuo tra i sette miliardi di persone che popolano la Terra, ma le vostre azioni contano e possono influenzare positivamente la vita e la mentalità di chi vi sta intorno». Adottando anche solo alcuni di questi suggerimenti, introducendoli quotidianamente nelle nostre scelte di consumo e nei nostri stili di vita, abbiamo dunque la possibilità di dare il nostro contributo per migliorare la qualità dell’ambiente, il quale a sua volta garantisce la nostra sopravvivenza.

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