CANDIDI COME SERPENTISe commenti, rovini
Roberto De Mattei, vicepresidente del Cnr e storico del cristianesimo (prossimo misticamente ai Legionari di Cristo), è riuscito a mettere a rumore il sonnolento mondo della cultura italiana e a rilanciare il contenzioso perenne tra cattolici e laici nell’occasione del centocinquantesimo compleanno dello Stato Unitario. Una prima dichiarazione sullo tsunami che ha devastato il Giappone: “Le catastrofi come il Giappone sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio”. Una seconda, entro una catena di prese di posizioni “minori”: l’implosione della Roma imperiale e il dilagare dei barbari conseguono “dall’effeminatezza di pochi a Cartagine, paradiso degli omosessuali, che contagiò i tanti: l’abominevole presenza di pochi invertiti infettò un bel po’ di gente”. Se commenti, rovini. Mi consento tuttavia una telegrafica contestualizzazione: dopo il cattolicesimo romano va in onda quello fantozziano.
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