Giovani Dc sanmarinesi e giovani popolari italiani
Un anno fa in occasione dell’anno sturziano, i cento anni dall’appello ai Liberi e Forti, il Cardinal Bassetti ha parlato di nuovo protagonismo dei cattolici ripartendo dal pensiero popolare superando l’ideologica frattura tra cattolici del sociale e cattolici della morale: sappiamo che l’anno è passato invano tra indifferenza e i soliti tatticismi, le decadenti nostalgie, le formule di un passato in cui troppi non sono neanche stati protagonisti ma comprimari che hanno accettato un declino ed un processo di irrilevanza. Eppure il fiume carsico del popolarismo ha continuato a scorrere arrivando ad un evento storico capitato il 16 luglio a Moncalieri, provincia di Torino, dove l’ultima sezione popolare operativa d’Italia, nata il 30 aprile 1919, ha visto incontrarsi la delegazione dei Giovani Popolari, con il nuovo segretario (il gruppo giovanile si è ricostituito dopo venti anni), Matteo Pizzonia e quella dei Giovani Democratico Cristiani guidata dall’on. Lorenzo Bugli, consigliere del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino dove il partito Democristiano è al governo.
I Giovani hanno dimostrato la vitalità di una tradizione originale, autonoma, centrista, che non può prescindere dal doppio alveo del popolarismo europeo e dell’internazionale democratico cristiana: l’arrivo, all’indirizzo della sede moncalierese aderente a Italia Popolare, delle prime adesioni anche da altre parti d’Italia a questo processo di ritrovo delle giovani generazioni indica che, forse, è stata imboccata una strada innovativa grazie all’autorevole presenza dei GDC sanmarinesi che insegnano che la coerenza vince.
Si è trattato di un incontro che, per Bugli, ha una doppia valenza: il rafforzamento del dialogo con l’Italia, soprattutto – rileva il consigliere Dc – in vista della ripresa ormai imminente delle trattative per l’accordo di associazione con l’Ue, e l’ampliamento dei rapporti con le realtà politiche giovanili dell’area dei Popolari europei.
Un grande segno di amicizia e di speranza rappresenta un simile evento che ha coinvolto dei ventenni che stanno portando nel futuro un pensiero vivo nell’epoca che ha sostituito il troppo della politica col nulla della politica: per dirla usando una canzone di Max Pezzali, “Sempre noi”, “un battito, vent’anni son volati via in un attimo, ricordi ed emozioni. Che riaffiorano, però sempre memorie poi rimangono. Dormono, dormono. E non c’è niente da rinnegare, ciò che è stato è stato, è tutto giusto così. Però adesso bisogna andare, che di strada ce n’è ancora”.
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