Covid-19 irrompe nella corsa alla Casa Bianca
Il presidente USA Donald Trump è positivo al Coronavirus. Una bomba mediatica che piomba all’improvviso sulla campagna elettorale per le presidenziali, entrata nel vivo con il confronto televisivo fra i due sfidanti, trasmesso pochi giorni fa. Ma andiamo con ordine.
L’epidemia Covid-19 era fra i principali temi all’ordine del giorno nella campagna per la corsa alla Casa Bianca, visto che gli Stati Uniti detengono il poco invidiabile primato di Paese con il maggior numero di contagi – oltre 7 milioni – e di vittime, oltre 200 mila. E soprattutto per il fatto che i due sfidanti si ponevano in maniera diametralmente opposta rispetto alla questione. Mentre il democratico Joe Biden ha sempre mostrato un atteggiamento prudente nei confronti della malattia, caldeggiando l’uso delle mascherine e indossandola sempre in pubblico, il presidente in carica è uno degli alfieri del negazionismo, ha sempre minimizzato la portata della pandemia Covid-19 e a fine febbraio, mentre da noi le terapie intensive si stavano saturando e la conta delle vittime aumentava tragicamente, aveva dichiarato “È un’influenza, scomparirà, un giorno come per miracolo, scomparirà”. Nel frattempo, ha accusato i democratici di “truffa” perché secondo lui usavano il coronavirus per fini politici, ha fatto pressioni per evitare blocchi di quarantene nei singoli Stati o per accelerare la ripresa delle attività economiche, cosa che gli preme molto, visto che per la rielezione punta proprio sui successi in campo economico, è spesso entrato in conflitto con Anthony Fauci, l’esperto che guida l’unità anti-Covid a livello nazionale, ha proposto terapie balzane prive di qualunque valenza scientifica e ha simpatizzato coi dimostranti negazionisti.
Soprattutto, ben raramente ha messo la mascherina, anzi proprio in occasione del confronto televisivo ha sfottuto l’avversario Joe Biden perché la indossa sempre. Non ce l’aveva nemmeno l’altro giorno quando, insieme alla moglie Melania e ad alcuni membri del suo staff, è salito sul Marine One, l’elicottero presidenziale. Tra loro c’era anche Hope Hicks, fedelissima del presidente, poi risultata positiva e, probabilmente, veicolo del virus che ha contagiato Trump e la consorte. Beffardo destino, per il presidente negazionista che spera nella rielezione, essere contagiato da una sua vicinissima – anche troppo vicina, alla faccia della distanza interpersonale – collaboratrice di nome Hope, “Speranza”.
Prima di questa svolta imprevista, la campagna elettorale si giocava su tre fronti principali: quello economico, quello della sicurezza e quello della pandemia. Il primo era quello su cui Trump poneva maggiormente l’accento, visti i successi in politica economica che avevano consentito una notevole crescita della ricchezza prodotta e dei posti di lavoro, anche se a scapito di altre bazzecole come le relazioni internazionali o la tutela dell’ambiente, roba che interessa molto marginalmente l’elettorato americano, in particolare quello repubblicano.
Diverso il discorso sulla sicurezza, con le rivolte della popolazione di colore scoppiate un po’ ovunque a causa dei molti – troppi – incidenti nei quali cittadini neri sono rimasti vittime di interventi brutali da parte delle forze dell’ordine. Il fronte democratico ha stigmatizzato il comportamento della polizia e solidarizzato con le vittime, mentre Trump era preoccupato solo di soffocare le manifestazioni. Questo perché lui, in realtà, non è il presidente degli statunitensi. È il presidente dei bianchi, in particolare di quelli ricchi, con un occhio fin troppo benevolo nei confronti dei suprematisti bianchi, che ha anche sostenuto apertamente quando marciavano – spesso armati – per protestare contro i provvedimenti di messa in quarantena adottati da alcuni Governatori democratici per arginare il diffondersi dell’epidemia.
Ma ora e per i prossimi giorni Covid-19 è destinato a diventare “il” tema della campagna elettorale, con sviluppi imprevedibili. Per ora, Trump è stato costretto ad annullare gli appuntamenti con il suo elettorato, mentre Biden prosegue con il suo tour di incontri. Ma è difficile prevedere se questa svolta favorirà lo sfidante, già in precedenza in vantaggio nei sondaggi, che ha sempre ammonito sulla necessità di prendere sul serio l’epidemia, o se al contrario porterà simpatie al presidente contagiato – per colpa sua, ma questo è un dettaglio ininfluente – che lotta contro il terribile morbo insieme alla First Lady, l’affascinante Melania.
Per ora, i comunicati parlano di un presidente ancora nel pieno delle sue funzioni e non è previsto un passaggio dei poteri al vice Mike Pence, che non risulta contagiato. Ma la situazione è in continuo divenire ed è impossibile fare previsioni. Per quanto possano fare i due candidati per conquistare la Casa Bianca e assurgere al ruolo di “uomo più potente del mondo”, è probabile che a decidere l’esito della contesa e dunque anche il futuro della più grande potenza economica e militare del pianeta sia un essere microscopico, ma tutt’altro che insignificante: il pervasivo e potenzialmente letale Coronavirus responsabile della pandemia Covid-19.
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