Nasce il FAS (Forum Arte e Spettacolo) per fronteggiare la gravissima crisi del settore

Un dialogo aperto per garantire un futuro ad un settore in grande difficoltà.

Il blocco delle attività artistiche e di spettacolo in relazione al tempo del Covid-19 obbliga a confrontarci con i limiti reali in cui la situazione artistica si muove da decenni, amplificando la distanza del settore dalle altre categorie economiche e professionali del paese e dell’Europa. Il rischio di disperdere un patrimonio unico al mondo di competenze e talenti impone di compiere un cambio di rotta urgente e totale, che possa coinvolgere tutti gli attori delle filiere che operano a sostegno e diffusione dell’arte e dello spettacolo, e che garantisca a ognuno di essi opportunità di sviluppo con adeguati strumenti che consentano a ogni anello della catena di svolgere saldamente la propria funzione sociale ed economica. 

Per questo è nato il FORUM ARTE E SPETTACOLO (FAS), che ha fra gli aderenti quasi tutto lo spettacolo dal vivo in Italia, senza alcuna esclusione di stili, generi o altro. È costituito da tutte le parti che compongono il vasto mondo dell’arte e dello spettacolo nei suoi aspetti creativi, produttivi e di consumo tra cui artisti, autori e compositori, consulenti e ricercatori, tecnici, maestranze, fotografi, organizzatori, cooperative, associazioni, festival e rassegne, live club, compagnie, scuole e accademie, sale di registrazione, case discografiche, editori, agenzie, management e promoter, uffici stampa e di comunicazione, assessori e amministratori, rappresentanze di organizzazioni sindacali e ogni altra figura che collabora al mondo dell’arte e dello spettacolo e che si riconosce in un manifesto di valori.

Gli aderenti hanno stilato un documento che già aveva costituito un forte grido di allarme di una falsa ripartenza per il mondo dello spettacolo nel mese di ottobre, prima della definitiva serrata. 

Nonostante il dialogo costante e costruttivo in essere fra il FAS e il Governo e il Ministero dei Beni e Attività Culturali, l’intero settore si trova, come si sa, di fronte ad un nuovo futuro incerto e, soprattutto, con molti provvedimenti e riforme che dovrebbero diventare sostanziali e finalmente cogliere l’occasione di questa orrenda pandemia per mettere le mani ad una legislazione farraginosa e ad una sostanziale riforma di tutto il settore dello spettacolo dal vivo, che in questi mesi ha mostrato da un lato la sua importanza sia in termini numerici  – certamente oltre un milione di addetti ai lavori – , di ricaduta sulla economia nazionale e dei territori e purtroppo anche la fragilità e la non tutela di tutta una innumerevole incalcolabile e preziosa rete di professionisti di ogni genere e formazione e campo. 

Altro dato essenziale del quale più si preoccupa il FAS è il futuro dei giovani/giovanissimi musicisti, la stragrande maggioranza dei quali sta seriamente pensando di cercare altri lavori o l’ha già fatto.

Si rischia così di perdere una intera generazione di lavoratori dello spettacolo.

Inutile sottolineare nuovamente che la situazione è gravissima. Il settore della musica cosiddetta “classica” o “colta” che dir si voglia è quella che poi in questo periodo soffre maggiormente, soprattutto quella che vive al di là delle grandi istituzioni e Fondazioni Lirico-Sinfoniche all’interno della quali i lavoratori godono di tutele non garantite a chi opera invece come libero professionista. 

Nonostante i forti appelli da parte dei nostri “grandi” musicisti, come il Maestro Riccardo Muti, le risposte sono state finora ancora troppo deboli dinanzi alle diverse, davvero troppe preoccupazioni che pesano sull’intero settore.

Qui di seguito riportiamo il MANIFESTO del FORUM ARTE E SPETTACOLO che rimanda al sito dove sono indicati gli aderenti al Forum stesso e le suggerite proposte di riforma per Arte e Spettacolo.

L’evolversi degli eventi è costantemente visibile sul sito o sulla pagina Facebook del FAS: forumartespettacolo.org

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Manifesto

Il Forum Arte e Spettacolo crede nei valori fondanti di arte, spettacolo e lavoro come elementi costitutivi della convivenza civile, della democrazia e della libertà di ciascuno e di tutti. 

Consapevoli del ruolo della creazione artistica per la promozione umana e per il dialogo universale e della pace tra i popoli, e che il pluralismo delle espressioni artistiche e di spettacolo attuali e future, in qualsiasi forma avvengano, è linfa vitale di città e territori perché ne alimenta la vita e le relazioni sociali e definisce il carattere di una società , rinnovandone lo spirito di solidarietà, fratellanza e comunione spirituale e intellettuale, come antidoto al mostro della solitudine e degli egoismi, 

Consapevoli del contributo che arte e spettacolo esercitano sull’economia di un paese, anche sul turismo e della valorizzazione dell’ambiente, dei beni culturali, del paesaggio e delle città, 

Consapevoli che il vigore e la vitalità della creazione artistica dipendono dal benessere materiale e intellettuale dei professionisti dello spettacolo in quanto individui e in quanto collettività, e che la società non ha solamente il dovere ma tutto l’interesse a sostenere gli artisti e i professionisti e operatori del settore, 

Il Forum Arte e Spettacolo si propone di individuare gli strumenti per garantire a tutti i professionisti che operano nell’arte e spettacolo le migliori condizioni di lavoro che esercitano con l’espressione dei corpi, delle voci, dei talenti, della tecnica e della propria identità, garantendone la totale indipendenza artistica, intellettuale e creativa e al contempo il diritto di vivere dignitosamente del proprio lavoro, con adeguata protezione sociale e proprietà morale delle loro espressioni, nel pieno e responsabile rispetto delle regole della civile convivenza, della sicurezza e della legalità. 

Il Forum Arte e Spettacolo ritiene pertanto indifferibile l’individuazione immediata di uno statuto del lavoro dello spettacolo che determini con chiarezza i requisiti del professionista rispetto all’amatoriale e al volontario, in cui vengano definite le condizioni contrattuali, le protezioni previdenziali e assistenziali, il sostegno alle famiglie, alle donne in maternità, il diritto alla sicurezza, le specifiche e adeguate norme fiscali, i diritti di autore, immagine e interpretazione, formazione e certificazione professionale per artisti e tecnici, adeguate forme di associazionismo e organizzazione e le forme di mutualismo e solidarietà sociale. 

Il Forum Arte e Spettacolo chiede in particolare l’individuazione per i lavoratori di adeguata protezione di continuità di reddito per i periodi di non lavoro, per garantire attività propedeutiche allo spettacolo ora non riconosciute, anche per scongiurare l’abbandono della professione in caso di malattia o difficoltà di settore e per evitare l’imperdonabile perdita di un patrimonio artistico e umano unico che ha fatto grande il nostro Paese e l’Europa. 

Il Forum Arte e Spettacolo chiede l’individuazione di misure atte alla regolamentazione e promozione anche con sostegno economico pubblico e privato per organizzazioni di spettacoli dal vivo, su luogo pubblico e privato, per festival, live club, compagnie, attività circensi, feste popolari, manifestazioni e rassegne, scuole e accademie di musica, teatro e danza, sale di registrazione, case discografiche, editori, agenzie di booking, management e promoter, uffici stampa e di comunicazione, cinema, teatri, centri di produzione e innovazione artistica e ogni altro luogo in cui l’arte viene creata, fruita e diffusa. 

Il Forum Arte e Spettacolo è inclusivo, democratico e pluralista e rifiuta qualsiasi forma di violenza, verbale o comportamentale, che non rispetti la sensibilità delle persone e il diritto alla diversità di pensiero. 

Il Forum Arte e Spettacolo esprime la sua disponibilità a connettere e accogliere competenze, suggerimenti e ogni altro contributo da parte di istituzioni pubbliche e private finalizzate alla costruzione di un sistema nuovo per l’arte e lo spettacolo per una società e una umanità nuove.   

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