Cancro al colon, 20 mila morti all’anno ma nessuna emergenza

Saltano quasi ovunque visite ed esami prenotati, l’allarme dell’Aigo l’associazione dei Gastroenterologi. Il presidente F.Monica: “Le malattie dell’apparato digerente seconda causa di ricovero in Italia (circa 800 mila ricoveri/anno) dopo le malattie cardiovascolari; nonostante questo si continuano a ridurre o riconvertire i già pochi posti letto dei reparti di gastroenterologia”.

Il perdurare dell’emergenza covid non incide solo sugli interventi chirurgici programmati, ma anche su visite ed esami prenotati persi perché annullati o rinviati sine die. Urge riprogrammare le attività ambulatoriali annullate.

L’AIGO, Associazione Nazionale Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri, lancia un appello a favore del paziente e dell’efficienza del SSN per riorganizzare e recuperare, in tempi brevi, le indagini diagnostiche saltate a causa covid. Un tema che si trascina da tempo, con dati preoccupanti anche sulla mancata prevenzione oncologica.

Una recente indagine condotta da AIGO su 136 strutture ospedaliere distribuite omogeneamente sul territorio nazionale, conferma che molti reparti hanno dovuto fare i conti con riduzione di personale dovute a malattia (o a sospensione dal lavoro) e con molte prenotazioni disdette (o con mancate presentazioni dei pazienti all’appuntamento senza disdetta).

L’85% delle Unità di Gastroenterologia che hanno risposto all’indagine ha confermato la mancata erogazione di visite ambulatoriali ed esami endoscopici prenotate nelle ultime due settimane; oltre un quarto delle Unità ha osservato il 30% o più di prestazioni ambulatoriali rinviate.

Ciò rischia di far perdere ai cittadini il treno della prevenzione e della cura. – fa appello il Presidente Fabio Monica – Sappiamo bene come il fattore tempo sia cruciale per vincere la battaglia contro numerose patologie. Il cancro al colon-retto è il tumore più comune dell’apparato digerente e rappresenta la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini sia nelle donne – ricorda il Presidente Aigo – con un totale di 20 mila decessi l’annoLe malattie dell’apparato digerente sono, in Italia, in costante aumento e costituiscono la seconda causa di ricovero in Italia (circa 800 mila ricoveri/anno) dopo le malattie cardiovascolari; nonostante questo si continuano a ridurre o riconvertire i già pochi posti letto dei reparti di gastroenterologia.”

L’attuale emergenza 2022 sta peggiorando un quadro già allarmante: l’indagine AIGO ha evidenziato che un terzo delle unità di gastroenterologia hanno avuto un parziale o completa riconversione delle degenze.

A fronte del perdurare dell’emergenza pandemica, dei ritardi nella ripresa delle cure e soprattutto dei programmi di prevenzione saltati dal 2020 ad oggi, si calcola una perdita di almeno 15 mesi di aspettativa di vita” continua il Dr. Monica “disegnando una situazione epidemiologica del Paese in generale peggioramento. Sarebbe quindi imperdonabile cancellare le prenotazioni non erogate in questo periodo di picco di contagi, con il rischio di ripetere gli effetti disastrosi della prima ondata.

Disegnare un percorso di recupero degli appuntamenti saltati deve costituire una priorità per i responsabili delle strutture sanitarie e per la politica che, a parole, dice di aver così tanto a cuore la salute dei cittadini, iperproteggendoli dalle malattie respiratorie ma lasciandoli nel contempo morire di più per altre patologie per cui vengono negate le cure.

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