L’alternativa alla riforma Meloni: legge elettorale proporzionale e ridare centralità alle assemblee, dai consigli comunali al parlamento

Grazie a Gianni Bottalico per queste riflessioni. E soprattutto per far capire, oltre al rischio contenuto nel progetto di riforma, anche gli errori o la leggerezza di fronte ad altre riforme del secolo scorso che sono da addebitare anche al centro sinistra.

Ci si accorge ora di aver favorito una cultura di destra e personalista, da parte di tutti! Questi rischi li prevedeva, ammonendo più volte, già Guido Bodrato, inascoltato dalla sua stessa parte politica. Oggi sarà difficile recuperare il tempo perso.

Proviamoci; ma come direbbe Gino Bartali “gli è tutto da rifare” a cominciare da una riforma elettorale proporzionale e dal ridare alle assemblee (legislative, regionali e comunali) poteri veri e non quelli di essere i semplici difensori delle Giunte e dei Governi. Dobbiamo in pratica ripartire dall’aver seguito Mariotto (Segni) come pecoroni e annullare tutto quanto si è fatto a partire dall’infausto referendum del 1991.

Carlo Baviera

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