L’Amministrazione Trump: i cattivi da fumetto nella realtà?

Qualche decennio fa, la DC Comics, editrice di Batman e Superman, iniziò a pubblicare le avventure di un nuovo gruppo di Supereroi denominato “La Squadra Suicida” (Suicide Squad). Si tratta di un gruppo di ex (?) criminali dotati di poteri sovrumani che vengono impiegati in missioni ad alto rischio, agli ordini di una agente segreta priva di scrupoli. Più recentemente, è arrivata la versione cinematografica della serie a fumetti, con l’uscita di un paio di film che hanno avuto parecchio successo fra gli appassionati. I protagonisti hanno caratteristiche e talenti fuori dal comune, ma un’indole in genere brutale e spietata, per cui le pellicole sono abbastanza violente, ma con un taglio surreale e grottesco che alleggerisce e rende sopportabili situazioni che risulterebbero inaccettabili se presentate in maniera realistica. In ogni caso, personaggi come quelli della Squadra Suicida è meglio se rimangono confinati nella fantasia dei fumetti o dei film, perché un simile campionario di individui dai modi brutali e dotati di grandi poteri sarebbe piuttosto inquietante nella realtà di tutti i giorni, specialmente se fossero agli ordini di un individuo privo di scrupoli e magari operassero anche loro per il Governo della nazione più potente del mondo, gli Stati Uniti, come i protagonisti dei film e dei fumetti in questione. Ma per fortuna nella realtà queste cose non succedono, nessuno sarebbe così pazzo da mandare al potere individui brutali, senza scrupoli, spietati e già che ci siamo anche razzisti,. Specialmente in un Paese come gli Stati Uniti, da sempre identificato come “la più grande democrazia del mondo”.

A proposito di Stati Uniti, tutti sapranno che il miliardario Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali e si appresta a ritornare alla Casa Bianca, fatto che preoccupa non poco gli ecologisti, visto che è un alfiere dell’economia fossile e nega l’esistenza del surriscaldamento globale e dei mutamenti climatici, agendo di conseguenza. Uno dei primissimi atti del suo mandato precedente fu di revocare l’adesione degli USA all’accordo sul Clima di Parigi, e in questa campagna elettorale uno dei suoi tanti slogan incendiari è stato Drill baby drill, traducibile con “trivella bellezza, trivella”, che potrebbe anche essere la battuta di un cattivo da fumetto, ma in realtà si riferisce alla volontà di autorizzare una ripresa massiccia delle perforazioni petrolifere e dello sfruttamento dei giacimenti di shale oil, il petrolio imprigionato in minuscole goccioline all’interno delle rocce, la cui estrazione ha conseguenze ambientali devastanti. Ma Trump ha sempre dimostrato di non avere alcun tipo di scrupolo ecologico ed è sicuramente legato a una ideologia estrattivista, che valuta la Natura alla stregua di un enorme serbatoio di risorse da sfruttare come se non ci fosse un domani, tanto che al dipartimento dell’Energia ha nominato Chris Wright, un petroliere che lavora proprio nel campo dello shale oil. La spinta alle fonti fossili è senz’altro uno dei temi centrali del programma di Trump, insieme al taglio dei fondi alle scuole che richiedono vaccinazioni e mascherine agli studenti e a quella che lui stesso definisce “la più grande operazione di deportazione di massa della storia americana”, ovvero il rimpatrio forzato di milioni (!) di immigrati illegali. Sembrerebbe il programma di un “cattivo” dei fumetti, tanto spietato quanto ridicolo, specialmente se si tiene conto del fatto che la maggior parte delle cose il neo presidente intende attuarle “nelle prime ventiquattro ore”, come ha più volte ripetuto in campagna elettorale. Ma qui non siamo in un fumetto della Squadra Suicida al servizio degli Stati Uniti, qui parliamo proprio del Governo degli Usa. E a proposito di squadra, nell’attesa di insediarsi alla Casa Bianca e dare corso al suo rivoluzionario programma, “The Donald” ha iniziato a nominare i collaboratori che lo affiancheranno nella sua azione di governo della nazione più potente del mondo. Vediamo una rapida carrellata della squadra di persone alla quale Trump intende affidare grandi poteri. Premessa: secondo autorevoli commentatori, pare che il requisito fondamentale per fare parte della Squadra Suic… ehm … di governo di Trump sia la fedeltà al capo. Evidentemente, la competenza è un concetto superato, un po’ come la verità, visto che gli stessi commentatori hanno individuato nelle affermazioni di Trump un tale numero di bugie da fare impallidire Pinocchio, altra dimostrazione che a volte la realtà supera la fantasia. Ma vediamo i protagonisti della futura saga presidenziale USA, iniziando dal più noto, quell’Elon Musk che è stato al suo fianco per tutta la campagna elettorale e che fra i suoi superpoteri ha quello di essere l’uomo più ricco del mondo, di controllare il social media X (ex Twitter) e la rete di satelliti di comunicazione di Starlink, di essere il padrone di aziende leader nella mobilità elettrica (Tesla) e nell’aerospazio (SpaceX) e di aver creato Neuralink, azienda specializzata in intelligenza artificiale che ha già realizzato impianti sperimentali di microchip nel cervello umano. Se questo elenco di superpoteri vi ha fatto venire in mente scenari da fantascienza distopica, con schiere di umani controllati da impianti neuronali che ricevono input direttamente dai satelliti, state sereni: il ruolo di Musk –che tra l’altro si vanta di fare uso di droghe- sarà solo quello di un plenipotenziario incaricato di tagliare i costi pubblici, probabilmente con lo stesso sistema utilizzato dopo l’acquisizione di Twitter, ovvero licenziamenti in massa (ma siamo pronti a scommettere che le spese militari saranno esenti dai tagli).Nel ruolo cruciale di capo di gabinetto Trump ha nominato Susie Wiles, che è stata coordinatrice della campagna elettorale e sarà la prima donna a ricoprire questo prestigioso incarico. La Wiles è rimasta quasi sempre sottotraccia, ma deve aver agito con pugno di ferro e freddezza, tanto che lo stesso Trump l’ha definita “la fanciulla di ghiaccio”, appellativo degno dell’eroina del cartone animato Frozen, ma qui siamo nella realtà, come si diceva. Come Segretario di Stato, l’equivalente del Ministro degli Esteri, è stato scelto Marco Rubio, senatore della Florida, il quale appena nominato ha pubblicato un messaggio su X nel quale afferma tra l’altro “Sotto la guida del presidente Trump porteremo la pace attraverso la forza e metteremo sempre gli interessi degli americani e dell’America al di sopra di tutto”. No Comment. Alla sicurezza interna arriva Kristi Noem, governatrice del South Dakota, nota per aver inviato la propria Guardia nazionale in Texas per aiutare le forze di polizia locali nel contrasto all’immigrazione clandestina, ma soprattutto per aver dichiarato di aver sparato al proprio cane da caccia perché non ubbidiva ai suoi comandi. I suoi futuri sottoposti sono avvisati. Al ministero della Salute arriva un Repubblicano dal nome famoso, Robert Kennedy junior, terzogenito di Robert Kennedy e nipote del presidente democratico John Fitzgerald Kennedy, ucciso a Dallas nel 1963. Oltre che per i natali illustri, è noto per la sua opposizione ai vaccini, frutto di teorie dietrologiche. A occuparsi dell’Istruzione, Linda McMahon, cofondatrice con il marito della World Wrestling Entertainment, che non di rado è salita sul ring di persona. Potremmo proseguire con altre perle, ma ci piace concludere con la nomina al ministero della Difesa di Pete Hegseth, ex veterano decorato dell’esercito e attuale conduttore di Fox News, finito nell’occhio del ciclone per aver dichiarato di non voler inserire nelle forze armate donne che ricoprano ruoli che potrebbero portarle in zone di conflitto, il che onestamente non ci pare un gran male.

Ricapitolando. Un no-vax alla Sanità, una lottatrice all’Istruzione, un petroliere all’Energia, una dal grilletto facile alla sicurezza interna, un suprematista agli Esteri, il tutto coordinato da una dama di ghiaccio e supervisionato da un multimiliardario con interessi economici in vari campi, a volte sotto l’effetto di droghe e incaricato di smantellare quel poco di statale e pubblico che sopravvive in un Paese fortemente liberista. Tutti agli ordini di Trump, a sua volta multimiliardario, prepotente, villano, bugiardo e violento, che ha promesso di vendicarsi di chi lo ha ostacolato nel precedente mandato, di azzerare qualunque strategia a favore dell’ambiente e che, prima ancora di iniziare il secondo mandato, sta già pensando a come poter fare il terzo, visto che l’attuale legislazione non lo permette.Tutto sommato, la Squadra Suicidi dei fumetti potrebbe essere una discreta opzione alternativa. Ma quelli sono supereroi di fantasia che fanno sfracelli, qui siamo nella realtà, e la Squadra di Trump promette di fare ben peggio.

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