Grazie, padre Carlo Maria

Il fatto che nella homepage di questo sito compaia una frase di Carlo Maria Martini (“In piedi e con franchezza”) dice molto, ma non tutto, del nostro rispetto e amore per lui. Il suo pensiero e la sua azione pastorale hanno guidato e formato generazioni di cattolici ambrosiani e di cristiani in giro per il mondo, con duraturi contatti anche fra ebrei, musulmani, buddisti, non credenti.

In questi momenti i ricordi si affollano nella memoria di chi ha avuto la ventura di seguirlo per i due decenni abbondanti del suo magistero. Le prime lettere pastorali che insistevano sulla riscoperta della Parola, il convegno Farsi prossimo, il Duomo pieno di giovani alla Scuola della Parola, le sessioni della Cattedra dei non credenti, le lettere pastorali sulla comunicazione e quelle sulla educazione, i viaggi in Terra Santa, l’attività ecumenica a livello europeo, il dialogo praticato oltre che predicato, le intuizioni e l’impegno nel sociale e per la formazione politica delle nuove generazioni, i discorsi sull’Europa e sulla città (“benedetta città, maledetta città”). Ma anche la severa omelia tenuta ai funerali di Walter Tobagi, la consegna delle armi da parte delle Br, i discorsi di Sant’Ambrogio con i rimproveri alla classe politica ben prima di Mani Pulite, il lavoro nelle carceri, le posizioni sul fine vita, la profetica azione di “interposizione” svolto a Gerusalemme.

Ci sarà tempo e modo per ricordare più nel dettaglio l’eredità che il cardinale lascia alla Chiesa italiana e universale, ma anche al mondo della cultura e alla società italiana tutta intera. Ora è il momento del silenzio e della preghiera. Grazie padre Carlo Maria.

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