L’ultimo discorso del Mattei francese: critica le sanzioni alla Russia e muore in un incidente

Pubblichiamo, tradotto in italiano dall’originale inglese, l’ultimo discorso di Christophe de Margerie, amministratore delegato della Total,  pronunciato a Mosca il 20 ottobre 2014, poche ore prima del misterioso incidente aereo sulla pista dell’aeroporto di Vnukovo che gli sarebbe costato la vita.

Egregio Signor Primo Ministro, Egregio Dmitry Anatolievitch (Medvedev) ,

Cari Ministri del Consiglio dei Ministri, Cari amici e colleghi,
Parlo qui sia in veste di Amministratore Delegato di Total e come co-presidente, insieme a Gennadi Timchenko, del Business Council franco-russo. Come tale, le mie osservazioni saranno insieme individuali e comuni. Le attuali sanzioni complicano le attività delle società europee e statunitensi in Russia. Total sta analizzando l’impatto delle sanzioni sulla sua attività in Russia sotto l’aspetto giuridico, economico e sotto altri aspetti. Speriamo che ci sia consentito di mantenere la maggior parte della nostra attività in corso, in particolare in vista degli impegni che abbiamo preso sia verso il Suo governo che verso i nostri partner russi. Questo perché la nostra strategia non è assolutamente cambiata. Siamo impegnati in Russia. Vogliamo continuare ad investire nel vostro paese e siamo ancora pronti a portare il meglio di ciò che abbiamo. Noi siamo contro le sanzioni, in generale. L’ho detto più e più volte. Avete sentito.

E io non mi sono reso molto popolare nel mio paese, sono spesso accusato di promuovere il nostro interesse egoistico. In realtà, se non mi piacciono le sanzioni reciproche, è perché credo che siano entrambe ingiuste e improduttive. Al contrario, noi siamo del parere che i problemi politici richiedono soluzioni politiche. E questo è un fallimento della diplomazia, quando gli unici strumenti rimasti sono le sanzioni.

Ma non fraintendete: noi rispettiamo le sanzioni applicateci. Non andiamo contro la legalità, in nessun caso. Quindi, che ci piaccia o no, ci atterremo alle sanzioni imposte dall’UE contro il vostro paese.

Siamo contro le sanzioni, anche perché crediamo che il business è una forza per il bene, un canale di dialogo e di un modo di migliorare la comprensione reciproca. Come tale, e soprattutto in tempi di difficoltà, deve essere protetto e incoraggiato. Oggi è il contrario: business è tenuto in ostaggio dalla politica. Pertanto, bisogna fare qualcosa. Con il dovuto rispetto, vi invitiamo a fare ciò che è necessario per correggere la situazione.
Io certamente non intendo immischiarmi in questioni politiche o esprimere pareri che non mi competono. Mi limito a dire che, se vogliamo che gli investimenti stranieri continuino ad affluire in Russia a lungo termine, stabilmente, dovremo ricostruire uno spazio economico stabile e pacifico tra la Russia e i nostri paesi. Ed a notare che sto dando consigli simili al mio governo, con la ferma convinzione che, per una buona comprensione, entrambe le parti devono fare la loro parte.
Signor Primo Ministro, la Russia ha molti amici e partner in Occidente. Non riteniamo che la Russia possa essere isolata dal grande processo economico e politico globale. Sono assolutamente fiducioso che la politica di apertura, che ci ha aiutato a superare tanti ostacoli insieme in passato, debba essere continuata. Grazie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.